Tour de France 2020, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2020.
TOP
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Semplicemente straordinario. Lo sloveno ribalta un Tour de France che tutti davano per concluso, dominando anche nella cronometro contro specialisti più quotati di lui, rifilando più di un minuto a tutti gli avversari. Una prova di forza strepitosa al momento giusto, che gli permette di conquistare la maglia gialla quando sarà praticamente impossibile togliergliela.
Richie Porte (Trek-Segafredo): Da sempre un buon cronoman, sfodera la prestazione giusta al momento giusto. Il terzo posto di giornata, dietro soltanto a un Pogacar implacabile e battuto da Dumoulin per meno di un secondo, gli permette di salire sul podio di Tour de France, proprio nel momento in cui sembrava essere diventato un sogno impossibile.
Damiano Caruso (Bahrain-McLaren): Il siciliano conclude un Tour de France di grande sacrificio e solidità riuscendo a centrare il settimo posto di tappa e soprattutto a entrare nella top ten. Uomo preziosissimo per Landa in salita, dimostra di avere le capacità per piazzarsi nella generale, difendendosi anche nelle prove contro il tempo. Il decimo posto finale è il giusto premio per una corsa di altissimo livello.
FLOP
Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Non c’è bisogno di specificarlo, il grande sconfitto di giornata è lui. Partito con i favori del pronostico per il successo di tappa e con quasi un minuto di margine in classifica generale, conclude con un deludente quinto posto e naufraga nei confronti del suo diretto rivale, perdendo una maglia gialla che ormai gli sembrava cucita addosso. Il fatto di aver sacrificato per tutta la corsa corridori come Kuss, Dumoulin e Wout Van Aert per un successo poi sfumato è solo un’aggravante.
Miguel Angel Lopez (Astana): Corre le ultime giornate per difendere il podio, poi paga sei minuti nella cronometro e finisce addirittura fuori dalla top five. Un tracollo imprevedibile e ingiustificabile, anche su un terreno non adattissimo a lui, almeno nella prima parte. Il sesto posto finale, per la condizione mostrata in salita, non può che essere una grossa delusione per lui.
Alejandro Valverde (Movistar): Pur avendo dimostrato più volte in carriera di sapersi difendere a cronometro, chiude a più di 6 minuti e perde addirittura due posizioni in classifica generale, proprio nella giornata in cui avrebbe dovuto mettercela tutta per mantenere la decima posizione in classifica generale.
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